EMBLEMI DEL RITO
Il Grande Oriente Egizio di Memphis e Misraim – Sovrano Gran Santuario Harmonius utilizza fin dalla sua fondazione degli emblemi, segni distintivi che compongono una sintesi visiva della propria identità e delle successioni iniziatiche che costituiscono l’Arca Sacra chiamata a raccoglierne il deposito tradizionale.
Ogni simbolo – il Sole, l’Ankh, il Falco, l’Aquila, il Caduceo, la Piramide, l’Arca dell’Alleanza – rappresenta un aspetto della dottrina della Reintegrazione alle proprie primitive potestà e virtù e della Grande Opera compiuta attraverso la pratica degli Arcana Arcanorum.
I loghi, ideati e realizzati dal Maestro Alfredo Di Prinzio, in esito a confronti e dialoghi approfonditi con il Santuario, che ha dato le opportune indicazioni recepite dal genio del Maestro, funzionano come sigilli rituali, capaci di richiamare e concentrare le forze spirituali evocate nei lavori delle Camere del Rito. Essi testimoniano la continuità tradizionale con i Misteri egizi e mediterranei e con la trasmissione massonica di Memphis e Misraim, di Misraim e Memphis, di Memphis e di Misraim. Servono anche a distinguere il Sovrano Gran Santuario Harmonius come Centro di autorità iniziatica e Custode della Tradizione.
La presenza dei raggi solari e del Falco indica la missione di irradiare la Luce verso l’esterno.
L’Ankh esprime la vita immortale conquistata tramite l’osirificazione. Così gli emblemi non sono semplici decorazioni, ma strumenti simbolici e operativi.
L’emblema del Grande Oriente Egizio di Memphis e Misra
im
Il Falco alato con il disco solare è Horus, il dio solare vittorioso, simbolo dello Spirito divino risorto che trionfa sulla materia.
Le ali spiegate rappresentano la liberazione dell’anima e il dominio sulle forze inferiori. Simbolicamente, l’iniziato che ha completato la Grande Opera dispiega le ali del proprio corpo di gloria.
Il disco rosso sulla testa è il Sole di Ra, principio di luce, intelletto e potenza creatrice.
I raggi della coscienza universale rappresentano i gradi dell’iniziazione: dal buio profano (margine dell’anello) alla pienezza della Luce (centro).
Le piume multicolori richiamano i sette metalli o i sette raggi planetari, quindi la totalità delle forze cosmiche integrate nell’essere realizzato.
L’Ankh, o croce ansata, è la chiave della vita e del potere sacro.
Nelle mani del falco, simboleggia il potere del Sole di concedere la vita e di trasmutare l’uomo mortale in essere immortale.
In senso operativo, è il sigillo della rigenerazione iniziatica: la riapertura del ciclo vitale in senso ascendente.
L’Occhio di Horus, posto sopra il Falco, è l’Occhio onniveggente del Dio, simbolo della Conoscenza integrale.
È anche il terzo occhio risvegliato dell’iniziato, legato al principio mercuriale della ricongiunzione con il proprio uomo storico.
Il rosso è il colore della trasmutazione finale in alchimia (Rubedo), il compimento della Grande Opera.
Nel contesto rituale egizio-massonico indica anche Ra, principio maschile e creatore.
“Grande Oriente Egizio” indica la sorgente di Luce e la sede iniziatica suprema, nonchè un dichiarato omaggio ed una ricercata ispirazione spirituale al Grande Oriente Egizio che fu di Lebano e de Servis. “Memphis e Misraim” rappresentano i due Riti massonici i cui gradi di perfezione trasmettiamo ai meritevoli.
L’emblema de
l decennale
Realizzato per celebrare il decennale della fondazione del nostro Venerabilissimo Rito, racchiude al suo interno gli strumenti del lavoro operativo e filosofico compiuto nel tempo.
Il cerchio contiene al centro un falco alato (Horus) unito al Caduceo di Ermete, davanti al disco solare rosso che sorge sull’orizzonte.
In alto campeggia il sigillo alato storico della Massoneria di Misraim e Memphis, in omaggio alla filiazione che ci è stata ritualmente trasmessa, preceduta e succeduta da trasmissioni iniziatiche altrettanto importanti.
Tutti questi simboli concorrono a rappresentare l’unione di Horus e Thoth, cioè della potenza solare e della sapienza mercuriale, ovvero il cuore stesso dell’Ermetismo e del Rito di Memphis-Misraim, che si intrecciano negli Arcana Arcanorum come le serpi del Caduceo.
Le due serpi che si incrociano rappresentano non soltanto il cammino dei due Mistagoghi, ma l’eterno divenire del percorso dell’iniziato, e il disco d’oro alla sua sommità simboleggia il Sole, l’Amon Ra della teogonia egizia, che solo il realizzato, può guardare negli occhi.
Inoltre, allegoricamente rappresenta il “fluido” vitale della Loggia che scorre, per tramite del suo “cuore pulsante – solare” collegandosi alla Catena di Unione, che permette al “Fluido” medesimo di raggiungere le Colonne del Sole – Rossa e della Luna – Nera; Sangue Rosso arterioso ed ossigenato – vita – Sangue Nero venoso, quindi Scuro carbonioso – non vita.
Il Caduceo rappresenta una mitopoiesi divenuta strumento, la cui Doppia Serpe costituisce la sigillazione ultima evocante non soltanto l’intera struttura del lavoro ma la finalità del mito massonico misraimita. Verde, come è noto, è il colore di Osiride fecondante, ovvero il Venerabile Maestro installato: per questo l’Asta del Caduceo assume il colore verde anziché azzurro… infatti il verde (acqua) riflette le valenze dell’Azzurro (Aria) sul piano dell’Azione Quaternaria.
L’emblema del Sovrano Gran Santuario Harmonius
Questo sigillo è una vera tavola sintetica di simbolismo ermetico e iniziatico, esprimente la catena di emanazione che unisce il Principio divino alla realizzazione dell’uomo reintegrato. L’intera composizione è infatti un diagramma della discesa della Luce e della risalita dello Spirito.
L’immagine si articola su tre livelli verticali:
Il Cielo divino – la Colomba, la Luce suprema da cui discendono i raggi;
Il Centro operante – il fuoco ermetico, rappresentato dall’Aquila bicefala e dal numero 95;
La Terra trasmutata – il sigillo alato, emblema della Vita eterna rigenerata.
Il Triangolo in alto, che racchiude una iod, è simbolo dell’Unità che genera tutte le cose.
Il Sole rosso al vertice dell’immagine, che si intravede dietro la Colomba, rappresenta Ra, la Luce increata.
L’ulivo portato dalla Colomba allude alla formula PACE AGLI UOMINI comunicata al 90° grado, culmine degli Arcana Arcanorum.
Si irradiano nove raggi dorati, che discendono sul mondo inferiore.
È la emanazione diretta del Verbo solare sulla creazione, la Luce divina che illumina l’Opera.
L’aquila bicefala è il segno distintivo della Sovranità iniziatica: essa guarda a Oriente e Occidente, ossia ai due Emisferi su cui si estende la potenza del Sovrano Gran Santuario. È la coscienza che domina entrambi i mondi.
Le due teste indicano la duplice conoscenza — essoterica ed esoterica, umana e divina — che l’iniziato deve ambire ad integrare.
L’aquila stringe la spada a significare forza e discernimento e sormonta il kneph alato, storico simbolo dei Riti Egizi, posto nella parte inferiore: la Potenza e la Vita sono qui unite nel principio solare, cui sono aggiunte le nove stelle. Nove come i raggi, a significare il compimento ciclico, che prelude al raggiungimento dell’Unità.
Il numero 95 è un numero rituale e simbolico proprio del Riti Uniti di Memphis e Misraim: designa il Patriarca Grande Conservatore, che, come efficamente riassunto dalla denominazione del grado, è chiamato all’altissima responsabilità di conservare e perpetuare il Rito nella perennità.
La riduzione teosofica di 95 è 5, numero della Quintessenza.
“Sovrano” indica la Suprema autorità iniziatica, non in senso profano ma come poter spirituale.
“Gran Santuario” è il Centro operativo di governo del Rito, guidato dal Grande Hyerophante, dove si trasmette e perpetua la Tradizione, cui si perveniene dopo aver ricevuto le altissime iniziazioni del Tempio Mistico.
Harmonius, infine, è stato il nome iniziatico di Constant Chevillon, martire della Massoneria Egizia ed esempio luminoso di vita iniziatica per tutti coloro che con amore e determinazione percorrono la Scala di perfezione dei Riti di Memphis e Misraim.

N. B. I marchi distintivi e le denominazioni del Grande Oriente Egizio di Memphis e Misraim e del Sovrano Gran Santuario Harmonius, sono stati registrati presso l’ufficio marchi e le competenti camere di commercio della Repubblica Italiana e sono giuridicamente protetti da ogni indebito utilizzo, che sarà perseguito in tutte le sedi. Tutte le immagini, i disegni ed i testi presenti su questo sito web sono di proprietà dell’Associazione Tradere. Qualsivoglia utilizzo dei contenuti riprodotti su questo sito web, se non autorizzato sarà perseguito secondo la normativa vigente in materia di tutela e protezione della proprietà intellettuale.